Nato nel 2004 come iniziativa della Commissione Europea all’interno del programma “Safer Internet”, il SID ha l’obiettivo di promuovere un utilizzo più sicuro e responsabile del web.
Fino alla fine degli anni ’90, la sicurezza online era percepita principalmente come un problema tecnico più che sociale. Solo con la diffusione massiccia di internet e il coinvolgimento diretto delle persone nella rete si è compreso quanto fosse fondamentale creare una cultura della sicurezza digitale. L’inizio del nuovo millennio, con l’esplosione dell’uso domestico di internet e le prime grandi minacce su scala globale, ha reso evidente l’urgenza di affrontare questi problemi.
Il fattore umano nella cybersecurity
Se le minacce informatiche evolvono rapidamente, il fattore umano rimane una delle variabili più critiche nella cybersecurity. Anche le infrastrutture digitali più avanzate possono essere compromesse da un semplice errore umano, come cliccare su un link sospetto, condividere credenziali aziendali o scaricare file infetti. Secondo il National Cyber Security Centre (NCSC, 2023), oltre il 70% delle violazioni in Svizzera derivano da fattori umani, piuttosto che da debolezze tecniche nei sistemi. Questo dato evidenzia come la consapevolezza e il comportamento degli utenti siano fondamentali per la protezione delle informazioni.
L’errore umano è tra le vulnerabilità più sfruttate dai cyber criminali, i quali sanno molto bene che è più semplice ingannare una persona piuttosto che violare un sistema altamente protetto. Molti degli attacchi informatici di maggior successo si basano su strategie di social engineering, manipolando gli utenti per ottenere informazioni sensibili. Tra gli esempi più comuni:
- Phishing: email fraudolente che sembrano provenire da fonti affidabili, inducendo il destinatario a rivelare password o dati aziendali
- Furto di credenziali: spesso facilitato dall’utilizzo di password deboli o ripetute su più account
- Pretexting: una tecnica in cui un attaccante si finge un’autorità o un collega per ottenere informazioni sensibili
- Baiting: l’uso di dispositivi infetti, come per esempio chiavette USB lasciate incustodite, per indurre le vittime a collegarli ai loro computer
- Vishing (detto anche voice phishing): attacchi tramite telefonate, in cui un malintenzionato si spaccia per un membro dell’azienda o un fornitore per ottenere dati sensibili
Security Awareness: la formazione come prima difesa
Per proteggere efficacemente dati e sistemi, le aziende devono investire nella Security Awareness, rendendola un pilastro fondamentale della loro strategia di difesa. Non basta fornire ai dipendenti nozioni teoriche, è essenziale creare una cultura della sicurezza che li renda consapevoli dei rischi e in grado di adottare comportamenti preventivi.
Un programma di formazione efficace deve essere interattivo e continuo, con simulazioni pratiche, test periodici e aggiornamenti costanti sulle nuove minacce. Le esercitazioni su attacchi di phishing, per esempio, aiutano a migliorare la capacità di riconoscere tentativi di truffa prima che possano causare danni. Inoltre, l’impiego della gamification, ovvero l’integrazione di elementi ludici nei percorsi formativi, aumenta il coinvolgimento e l’assimilazione delle informazioni.
Le aziende più sensibili a questo tema adottano già da tempo un approccio Zero Trust, in cui nessun utente o dispositivo è considerato attendibile a priori. Questo significa che la formazione deve enfatizzare l’importanza di verifiche continue, dell’utilizzo di credenziali sicure e dell’adozione di strumenti come l’autenticazione multifattore (MFA).
Un altro aspetto cruciale della Security Awareness è la rapidità di reazione. Oltre a prevenire gli errori, i collaboratori devono essere pronti ad agire tempestivamente in caso di minaccia, segnalando attività sospette e applicando le policy di sicurezza aziendali in modo responsabile. Solo attraverso un impegno costante nella formazione e nella sensibilizzazione è possibile trasformare ogni dipendente in un efficace alleato contro le minacce informatiche.
Il ruolo di 4IT Solutions
La sicurezza informatica non è solo una questione di tecnologia, ma di consapevolezza e prevenzione. Anche le soluzioni più avanzate diventano inefficaci se gli utenti non sono preparati a riconoscere le minacce. Investire nella Security Awareness significa costruire una cultura digitale in cui ogni individuo, dai collaboratori alle figure dirigenziali, diventa un primo baluardo di difesa contro gli attacchi informatici. Le aziende che formano e sensibilizzano il proprio team riducono significativamente il rischio di violazioni, proteggendo non solo i dati, ma anche la loro reputazione e la fiducia dei clienti.
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