Skype for Business in end-of-life: rischi, conseguenze e la soluzione

È ormai da tempo che si sente parlare del momento in cui Skype for Business sarebbe andato in end-of-life, e successivamente in end-of-support. Il conto alla rovescia è iniziato e non rimane molto tempo per migrare da Skype for Business a Microsoft Teams, infatti, sebbene Teams sia il tool di workstream collaboration più utilizzato al mondo, Skype for Business è profondamente radicato in molte strutture aziendali, e di conseguenza difficile da abbandonare.

La data di end-of-life (EOL) di Skype for Business Online è stata a luglio 2021, mentre per la versione 2015/2019 è prevista a inizio gennaio 2024, con supporto (a pagamento) esteso fino a ottobre 2025, momento in cui la piattaforma rimarrà disponibile ma senza patch e aggiornamenti di sicurezza. Questo significa che verrà a mancare il supporto completo da parte dello sviluppatore e non ci saranno più aggiornamenti e correzioni di bug, rendendo il software estremamente vulnerabile agli attacchi informatici.

Con le date ufficiali alla mano e considerate le conseguenze a livello di sicurezza, è chiaro perché le aziende che ancora si affidano a Skype for Business devono iniziare la transizione verso Microsoft Teams quanto prima, così da avere il tempo necessario per valutare tutti gli aspetti correlati.

Quali sono le conseguenze di un prodotto in end-of-life?

  • Vulnerabilità di sicurezza: l’assenza di correzioni di sicurezza da parte di Microsoft significa che Skype for Business apre le porte ai criminali informativi. Un firewall e un antivirus, infatti, non possono essere considerati una protezione sufficiente contro le vulnerabilità non patchabili.
  • Problemi di conformità: i settori altamente regolamentati che trattano dati sensibili dei clienti non possono permettersi di affidare questo tipo di informazioni a un software non più aggiornato perché oltre alle falle nella sicurezza, questo potrebbe comportare anche delle multe.
  • Aumento dei costi: mantenere un software post-EOL può far pensare ad un eventuale risparmio ritardando l’aggiornamento, ma l’onere della sua manutenzione aumenterà di giorno in giorno, in quanto i costi di manutenzione e di correzione dei bug rischiano di essere elevati e in proporzione addirittura di gran lunga superiori al costo di una migrazione verso un’altra piattaforma, come Microsoft Teams.
  • Scarse prestazioni e affidabilità: soluzioni legacy rischiano di dare più problemi di manutenzione e conseguente inattività che impatterebbero negativamente su performance e continuità aziendale.

Tutto il bello di Microsoft Teams

Teams semplifica l’IT
Con Teams l’intera infrastruttura è in cloud non comportando la necessità di manutenzione da parte del team interno, o di interventi nel cuore della notte, a favore di aggiornamenti distribuiti automaticamente e immediatamente disponibili per tutti gli utenti. La sua natura in cloud permette una gestione centralizzata anche per gli utenti in sede distribuite.

Teams è accessibile ovunque ti trovi
Teams garantisce un modo di lavorare sicuro e moderno. Gli utenti possono accedere a Teams da qualsiasi luogo e da qualsiasi device, fruendo di un accesso immediato a tutti gli strumenti di collaborazione e comunicazione disponibili.

Teams è migliore per la collaborazione
Teams offre una serie di applicazioni potenti in grado di migliorare notevolmente la capacità degli utenti di collaborate e comunicare in modo efficace. Inoltre è possibile utilizzare Teams come centralino telefonico in cloud sostituendo così interamente quello tradizionale.

Maggior info: Skype for Business Server 2019 – Microsoft Lifecycle | Microsoft Learn

Francesco Bari

Francesco Bari

Project Manager & Solution Architect

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