Il Case Study di Banca Zarattini

Uno storage a fine ciclo e prestazioni da potenziare. Banca Zarattini sceglie la tecnologia Dell EMC, e in particolare lo storage Dell EMC Serie SC Compellent sia per le prestazioni sia per la valutazione dei costi di progetto e manutenzione.

I benefici della soluzione Dell EMC si avvertono anche dal punto di vista di chi è chiamato a gestire i sistemi. Le attività di manutenzione e gestione sono ora semplificate e in gran parte automatizzate, grazie a una console di management molto più user friendly e il personale IT, liberato da compiti di routine, si può ora dedicare ad attività a maggior valore. Tutti elementi che sono trasparenti per l’utente finale ma che hanno un altissimo valore aggiunto per l’intera infrastruttura”

Roberto Palladino

CIO, Zarattini & Co. Bank

CLIENTE
Banca Zarattini

OBIETTIVO

  • Aumentare la capacità di storage
  • Migliorare le prestazioni
  • Garantire affdabilità e flessibilità dei sistemi

PARTNER COINVOLTI
4IT Solutions, DELL EMC

CHI È BANCA ZARATTINI

Il Gruppo Zarattini nasce nel 1985 su iniziativa di Mario Zarattini, fisico nucleare appassionato di finanza, vero genio degli arbitraggi e delle strategie d’investimento a rischio controllato, che ha riunito attorno a sé alcuni imprenditori – tra cui Flavio Quaggio, attuale CEO di Zarattini & Co Bank – con l’obiettivo di sviluppare e implementare tecniche innovative di gestione. Oggi Zarattini è un gruppo finanziario indipendente con attività in Svizzera, Lussemburgo e Malta. Offre un’ampia gamma di servizi e prodotti d’investimento a clienti privati e istituzionali. Banca Zarattini è un istituto bancario svizzero specializzato in servizi di Private Banking, Asset Management, Fixed Income Desk e Trade Finance basato a Lugano dal 1992. Si tratta di una boutique bank che offre una consulenza specifica ed eccellente a ogni livello, dal cliente privato al partner istituzionale.

LA SFIDA

Roberto Palladino è uno che ha lavorato con i Winchester, non i fucili usati per conquistare il far-west, ma antichi dischi fissi da 300 megabyte che erano così pesanti da richiedere due persone per essere caricati nel sistema. Oggi 300 mega si scaricano in pochi secondi e occupano relativamente poca memoria in uno Smartphone, ma Roberto Palladino, da sei anni CIO di Zarattini & Co. Bank e da 38 nel mondo dell’IT, di storage si occupa ancora. Banca Zarattini è una realtà in cui si è fatto promotore di un vasto progetto di trasformazione digitale e ammodernamento tecnologico, oltre che di progressivo allineamento a una normativa regolatoria in continua evoluzione. L’infrastruttura IT che serve la sede di Lugano e quella della banca di Malta, per un totale di circa 90 utenti, è dotata di un sito di disaster recovery. I sistemi di core banking sono basati su software della New Access di Ginevra, mentre i sistemi Windows dipartimentali sono virtualizzati con tecnologia VMware.

I dati sono il cuore dell’IT bancario e i sistemi di storage in dotazione, erano ormai giunti alle soglie della fine del periodo di supporto previsto dal contratto di manutenzione. In realtà questi sistemi nel corso degli ultimi anni avevano evidenziato la necessità di migliorare le performance. Sono stati anni di espansione per questo istituto di credito elvetico, con l’acquisizione di un’altra realtà bancaria e l’aumento del personale da 60 a 90 persone. Alla crescita si aggiungono le complessità derivanti dall’impegno per la conformità normativa e la necessità di integrare un parco applicativo sempre più importante.

“Volevamo aumentare lo spazio di storage disponibile ma soprattutto le performance”, spiega Palladino. “In più la replica dello storage verso il disaster recovery non era sincrona, mentre a noi serviva una soluzione che potesse offrire snapshot multipli per avere più punti di ripristino durante la giornata”. In concomitanza con la fine del periodo di supporto previsto dal contratto era necessario decidere se fare un upgrade della soluzione di storage in essere oppure di acquisire una tecnologia nuova. Palladino condivide l’urgenza di questa scelta con i consulenti di 4IT Solutions, una società con la quale Banca Zarattini collabora da diversi anni. “Le persone di 4IT Solutions non si sono limitate a offrire una rosa di possibili candidati, ma hanno cercato di trovare la soluzione migliore per le nostre esigenze”, puntualizza Palladino.

LA SOLUZIONE

Raffaele Amoia è lo specialista di 4IT Solutions che ha seguito il progetto di evoluzione dello storage in Banca Zarattini. “Eravamo a conoscenza dei problemi di performance e della scadenza dei supporti e abbiamo presentato una soluzione completa che offrisse in modo integrato sia lo storage sia la soluzione di replica verso il sito di disaster recovery con un supporto già esteso di 5 anni, in modo da riuscire a fare un paragone con l’eventuale upgrade della soluzione preesistente”. La tecnologia Dell EMC, e in particolare lo storage Dell EMC Serie SC Compellent si è imposta sia per le prestazioni sia per la valutazione dei costi di progetto e manutenzione. Condivisa la scelta per i sistemi Dell EMC, il personale della banca e quello di 4ITSolutions hanno lavorato insieme per la sostituzione del NAS con due nuove appliance, una per il sito principale e una per il sito di disaster recovery, entrambe dotate sia dei nuovi dischi SSD, sia di supporti più tradizionali di tipo SATA, per una capacità complessiva di 50 Terabyte e prestazioni nell’ordine delle 55.000 operazioni di input/output al secondo (IOPS). È stata un’operazione eseguita a caldo nell’arco di poche giornate di lavoro, se si esclude un brevissimo fermo macchina per la migrazione del sistema bancario, effettuato durante il fine settimana.

Quando si genera un dato, la nuova soluzione scrive una copia locale e quindi esegue una copia semisincrona nel sito di disaster recovery, senza l’esigenza di appliance aggiuntive, come invece richiedeva la configurazione precedente. Non solo, sono state implementate nel nuovo storage delle soluzioni di snapshot più frequenti che permettono di accedere a immagini dello stato dello storage precedenti. Nel sito di disaster recovery queste snapshot possono avere una redemption diversa, nel senso che possono essere conservate per tempi diversi, per esempio una giornata nel sito principale e una settimana nel sito di disaster recovery. Sono forme di ottimizzazione delle operazioni di backup e recupero dati che la soluzione di Dell EMC Serie SC Compellent permette di gestire automaticamente.

BENEFICI

Con la nuova soluzione Dell EMC Serie SC Compellent Roberto Palladino può guardare con sufficiente tranquillità ai prossimi cinque anni di operatività per Banca Zarattini, almeno dal punto di vista dello storage, che ha migliorato sia la capacità sia le performance.

“In precedenza dovevamo aspettare anche 50 minuti prima che si completasse uno snapshot, mentre ora bastano due minuti, ma l’aumento della capacità di storage e il miglioramento notevole delle prestazioni sono solo i benefici più evidenti che abbiamo riscontrato”, spiega il CIO di Banca Zarattini. “I benefici della soluzione si avvertono anche dal punto di vista di chi è chiamato a gestire i sistemi. Le attività di manutenzione e gestione sono ora semplificate e in gran parte automatizzate, grazie a una console di management molto più user friendly e il personale IT, liberato da compiti di routine, si può ora dedicare ad attività a maggior valore. Tutti elementi che sono trasparenti per l’utente finale ma che hanno un altissimo valore aggiunto per l’intera infrastruttura”. La percezione delle prestazioni dipende in realtà dall’applicativo e infatti su determinate attività del core bancario si è verificato un discreto incremento, così come nella virtualizzazione dei desktop, il che ha permesso di migliorare l’operatività concreta delle persone che lavorano nella banca.

Inoltre la soluzione si avvale di alcune funzionalità di autotuning dei dati in quanto è in grado di spostare automaticamente i dati dai dischi flash a quelli meccanici a seconda di quanto questi dati vengono richiesti e consultati. Il sistema sposta automaticamente i dati “freddi” sui dischi meccanici e mantiene i dati “caldi” sui dischi SSD (più rapidi nell’accesso alle informazioni). “In questo modo si riescono ad avere delle latenze molto basse su tutta l’infrastruttura, ottenendo parecchia capacità a un costo ragionevole ed è tutto gestito automaticamente, commenta” Raffaele Amoia.

“Gli aggiornamenti sono più rapidi, gli snapshot sono più veloci e non hanno impatto sulle performance, come in precedenza”, conclude Palladino. “In termini di solidità e robustezza è stato come passare dal cartongesso al cemento armato”.

Con la nuova soluzione di storage Dell EMC Serie SC Compellent gli aggiornamenti sono più rapidi, gli snapshot sono più veloci e non hanno impatto sulle performance, come in precedenza. In termini di solidità e robustezza è stato come passare dal cartongesso al cemento armato.

Roberto Palladino

CIO, Zarattini & Co. Bank