Il Case Study di Noyfil (Radici Group)

Noyfil, azienda del gruppo multinazionale italiano Radici Group, rinnova la sua infrastruttura a supporto delle applicazioni per gestire al meglio la produzione di filati speciali

L’efficienza, le performance e l’affidabilità dell’infrastruttura IT, a supporto dei servizi legati alla produzione, sono strategici.

Matteo Ubertis

IT Manager, Noyfil

CLIENTE
Noyfil (Radici Group)

OBIETTIVO
Realizzare un’infrastruttura IT moderna e performante al servizio della produzione.

PARTNER COINVOLTI
4IT Solutions, HPE

Il caso Noyfil ribalta l’impostazione tipica del settore manifatturiero dove si tende a non cambiare ciò che ancora funziona. Un atteggiamento che deriva dagli investimenti milionari necessari quando si mette mano agli impianti produttivi caratterizzati da tempi di vita molto più lunghi delle infrastrutture IT che conviene invece sostituire prima che diventino obsolete. Con investimenti relativamente contenuti è infatti possibile ottenere un salto di qualità nella performance e nella semplicità di gestione.

FILATI SPECIALI, A BASSO IMPATT AMBIENTALE, PER LA RIPRESA DEL TESSILE-MODA 

Noyfil, da quasi 50 anni sul mercato, è oggi specializzata nella produzione di filati continui in poliestere. Con sede a Stabio, nel Canton Ticino in Svizzera, l’azienda fa parte della business unit Fibre di Radici Group, multinazionale italiana che nel settore dei filati punta a un’offerta diversificata, a ridotto impatto ambientale, per contribuire alla ripresa del tessile-moda, uno dei settori più colpiti dalla pandemia, nel segno dell’economia circolare.
L’azienda di produzione Noyfil, situata in Svizzera, produce filati specializzati con additivazioni particolari e nuovi sviluppi tecnologici in un mercato delle fibre di poliestere decisamente consolidato. Il punto di partenza sono sempre più spesso fibre di poliestere riciclate, da bottiglie post consumer o plastiche/microplastiche recuperate da laghi e mari. Dal granulato delle bottiglie tritate l’azienda produce in casa il polimero, per poi filarlo in migliaia di colori diversi con specialità particolari come l’antibatteriostatico, l’anti UV, il flame retardant, impiegato nella tessitura e nell’abbigliamento per evitare che i tessuti favoriscano gli incendi.

L’azienda, in accordo con la strategia del Gruppo, oltre a promuovere il riciclo, pratica il contenimento degli sprechi nei processi di produzione e l’utilizzo di fonti energetiche alternative.
RadiciGroup è presente in molteplici business, come ad esempio quello della chimica, dei tecnopolimeri, delle fibre e dei non tessuti, con 3mila dipendenti in 15 Paesi a livello globale, 100 dei quali nello stabilimento Noyfil; il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2020 con un fatturato consolidato di 1.019 milioni di euro.

SOLUZIONE INFRASTRUTTURALE PERFORMANCE PER UNA PRODUZIONE SOTTO CONTROLLO

L’elevato numero e le diversificate tipologie delle linee di filatura permettono un’alta flessibilità che consente di soddisfare tutte le richieste del mercato. L’integrazione con la linea di produzione dei masterbatch colorati permette di avere completamente sotto controllo tutto il processo, dallo studio del prodotto fino all’ordine di produzione.
“Nel contesto in cui l’azienda opera, sono strategiche l’efficienza, le performance e l’affidabilità dell’infrastruttura IT a supporto di servizi legati alla produzione. È il caso dei data base dei magazzini robotizzati, degli applicativi di supervisione degli impianti, della gestione della produzione e del ciclo attivo”, sottolinea Matteo Ubertis, It manager di Noyfil. L’unico aspetto non gestito è quello contabile erogato dall’head quarter per una scelta di tipo organizzativo.
Noyfil, in linea con le strategie del gruppo in campo informatico, utilizza soluzioni create ad hoc in base alle specifiche esigenze aziendali. Il sistema informativo, ad esempio, è stato sviluppato da una piccola software house italiana, con un motore database SQL Server, tenendo conto delle necessità dell’azienda; lo stesso approccio è stato seguito per la soluzione di supervisione degli impianti e per il magazzino robotizzato, prodotto da un vendor tedesco, ma adattato alla realtà Noyfil.

PREVENIRE I PROBLEMI PRIMA CHE SI VERIFICHINO

L’infrastruttura informatica dello stabilimento veniva da una storia HPE, con una soluzione VMware®, di cui eravamo soddisfatti, in quanto forniva, senza dare particolari problemi, prestazioni ragionevoli per macchine di oltre sei anni– ricorda Ubertis – Abbiamo valutato fosse però preferibile prevenire i problemi prima che si verificassero”.
La scelta di un’infrastruttura moderna e performante è in linea con l’orientamento della proprietà di mantenere in casa il controllo dei dati e delle applicazioni soprattutto quando sono indispensabili per gestire e controllare la produzione in gran parte basata su impianti e magazzini robotizzati. Va dunque in questa direzione la volontà di sostituire la precedente infrastruttura che, pur avendo dato buona prova di sé, non risultava più adeguata alle necessità di evoluzione e alle più stringenti garanzie di continuità operativa, con una proiettata verso il futuro.

Ci siamo trovati in un altro pianeta, con una soluzione più moderna, prestante, efficace, più semplice della precedente. È stato come scendere da un’utilitaria e salire su una macchina da corsa.

Matteo Ubertis

IT Manager, Noyfil