Ottimizzare i costi IT senza compromettere qualità e performance

Perché i costi IT sono una sfida per le PMI?

Ottimizzare i costi IT senza compromettere qualità e performance è un po’ come mettersi a dieta: tutti vogliono i risultati, nessuno vuole i sacrifici, soprattutto se a rimetterci è il budget. Invece nel mondo IT sembra che si cerchi proprio di ottenere entrambe le cose, come fare la dieta senza soffrire: ottenere infrastrutture e servizi di alta qualità senza sforare il budget. La buona notizia è che con le giuste strategie, è possibile ottimizzare i costi IT mantenendo alta l’efficienza e la qualità.

Come trasformare i costi IT in opportunità: passare da CapEx a OpEx

Per decenni, le aziende hanno affrontato le spese IT come CapEx (Capital Expenditure), impegnando risorse significative in acquisti di hardware, software e infrastrutture che spesso diventano obsolete prima di essere completamente ammortizzate. Questo approccio, sebbene tradizionale, lega il capitale aziendale in investimenti statici, riducendo la flessibilità finanziaria e limitando la capacità di rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato.

Oggi, però, il modello OpEx (Operational Expenditure) sta ridefinendo il modo in cui le aziende vedono i costi IT. Passare da spese in conto capitale a spese operative consente alle aziende di trasformare i costi fissi in variabili, distribuendo i pagamenti nel tempo e liberando risorse per iniziative strategiche. Ad esempio, anziché immobilizzare capitale in server e data center, queste risorse possono essere reindirizzate verso ricerca, sviluppo di prodotto o espansione commerciale. È un po’ come noleggiare una flotta di auto aziendali invece di acquistarle: mantieni i vantaggi dell’utilizzo senza il peso degli oneri finanziari a lungo termine.

Ma questo cambiamento va oltre la contabilità. Il modello OpEx favorisce l’agilità: le aziende possono ridimensionare le risorse IT in base alle necessità, evitando costosi sovradimensionamenti o il rischio di infrastrutture sottoutilizzate. Questo è particolarmente cruciale in un’epoca in cui i mercati si muovono rapidamente e la competitività dipende dalla capacità di adattarsi. Infatti, questa tendenza si inserisce in un panorama più ampio di crescita globale degli investimenti IT. Secondo Gartner (2024), la spesa globale per l’IT ha raggiunto i 5,1 trilioni di dollari nel 2024, con una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Questo dato evidenzia come le aziende stiano sempre più vedendo la tecnologia come una leva strategica per competere e innovare nei mercati in evoluzione.

Tre strategie per ottimizzare i costi IT

1. Outsourcing IT

Esternalizzare la gestione di uno o più ambiti del proprio IT a provider specializzati consente di ottimizzare i costi operativi. Ad esempio, un team esterno elimina la necessità di mantenere un reparto IT interno numeroso, ottimizzando i costi e garantendo accesso a competenze avanzate.

2. Automazione dei processi

L’implementazione di sistemi automatizzati per attività ripetitive, come aggiornamenti software e monitoraggio, può migliorare l’efficienza operativa e ottimizzare il rischio di errori umani. Questo approccio non solo semplifica la gestione, ma permette ai team interni di concentrarsi su progetti strategici​.

3.Soluzioni scalabili

Adattare le infrastrutture IT alle necessità aziendali evita sprechi di risorse e assicura che l’azienda possa crescere senza ostacoli. La scalabilità, combinata con modelli di pagamento a consumo, consente una gestione più sostenibile delle risorse IT.

Parola d’ordine: ottimizzazione!

Quando si parla di servizi gestiti, è importante sfatare un mito: non sempre l’obiettivo è tagliare i costi nell’immediato. Piuttosto, l’idea è di trasformare la gestione IT in una leva strategica per migliorare le performance aziendali. Pensiamoci così: un servizio IT gestito è come affidare la manutenzione dell’auto a un’officina specializzata. Certo, potresti risparmiare provando a fare tutto da solo, ma a che prezzo? Un errore potrebbe portare a guasti più gravi, ritardi e costi imprevisti. Con un partner affidabile, invece, puoi concentrarti sul viaggio, sapendo che il motore è stato affidato a mani esperte.

Allo stesso modo, le aziende che esternalizzano la gestione IT possono concentrare le proprie energie e risorse sul core business. I dati parlano chiaro: con l’adozione di servizi gestiti, molte PMI hanno registrato un incremento dell’efficienza operativa dal 45% al 65% su un arco di tempo di quattro anni (Intesys Journal, 2022)​. Questo significa meno tempo sprecato su problemi tecnici e più tempo dedicato a innovare e servire i propri clienti.

Affidarsi a un servizio gestito significa poter contare su un supporto complementare che affianca il team IT interno, ampliandone le capacità con competenze specialistiche e risorse dedicate. Questo approccio è particolarmente utile per le PMI, dove le statistiche indicano una media di 1,4 persone nel team IT interno, che spesso si trovano a gestire numerose sfide tecnologiche contemporaneamente. Un partner esterno non sostituisce il team, ma lo potenzia, permettendo di affrontare al meglio le complessità tecnologiche.

Oggi, ottimizzare i costi IT non significa semplicemente tagliare spese, ma adottare un approccio strategico che posizioni l’azienda per affrontare con successo le sfide future e ottenere un vantaggio competitivo. Investire in soluzioni scalabili, nell’automazione e nei servizi gestiti consente di migliorare la resilienza aziendale e garantire la continuità operativa, mantenendo il controllo del budget.

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Valerio Malnati

Valerio Malnati

Customer Account Manager | Cloud Consultant

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