Il ransomware è una delle maggiori minacce alla sicurezza informatica che un’azienda può trovarsi ad affrontare. Il suo funzionamento è semplice quanto letale: attraverso la crittografia rende impossibile l’accesso degli utenti a file e contenuti archiviati. Per potervi accedere di nuovo, all’azienda viene chiesto un riscatto e, per tutto il tempo di fermo, l’organizzazione subisce un danno in termini di fatturato, operatività e immagine.
Ecco perché è fondamentale per qualsiasi organizzazione munirsi di un sistema efficace di backup dei dati aziendali con cui assicurarsi il ripristino della funzionalità in tempo reale in caso di attacco ransomware, evitando così di dover cedere al ricatto e di perdere tempo prezioso sul fronte dell’attività.
Ma c’è un ulteriore problema: l’hacking è in costante evoluzione, e oggi i criminali informatici sono in grado di crittografare anche i backup. Per cercare di contrastare questa criticità e offrire una migliore protezione da ransomware, è stata sviluppata una particolare categoria di backup, in cui si archiviano informazioni definite “dati immutabili”.